Disabili: il bluff di Atac e di Roma Capitale
Parlare di barriere architettoniche nel 2013 è già di per sé una cosa assurda, peggio ancora se queste continuano a interessare i trasporti pubblici della Capitale più visitata al mondo. Se poi si scopre che per la loro eliminazione, l'Amministrazione e l'Atac hanno voluto siglare un accordo, la vicenda assume contorni grotteschi; soprattutto perché il trio, Alemanno-Aurigemma-Grappelli, come fossero dei prestigiatori, sono arrivati a enfatizzare l’evento, dimenticandosi che nelle altre città europee tali criticità sono state risolte nella notte dei tempi.
Il protocollo - Siglato il 3 gennaio in Campidoglio, tra Roma Capitale, l'Atac e alcune associazioni di disabili e non vedenti, il protocollo ha l’obiettivo di “garantire l’accessibilità e la – ha spiegato Grappelli, presidente di Atac - sicurezza alle persone con disabilità e agli anziani con difficoltà percettiva e motoria in tutti i luoghi pubblici, e la piena fruibilità delle metropolitane e dei servizi in superficie.” E giù una sequela di promesse dal sapore squisitamente elettorale. La cosa preoccupante è che questi interventi, del tutto sacrosanti, sono previsti ab illo tempore dalle normative vigenti cui Atac, attraverso la sottoscrizione dei Contratti di Servizio con il Comune e con la Regione Lazio, è obbligata a tenersi.
Il Trio: da sx l'assessore Aurigemma, il sindaco Alemanno e il Presidente Grappelli |
metropolitane - Il tema più complesso riguarda i camminamenti, che sulla Linea A, ad eccezione della tratta Ottaviano-Battistini, sono larghi appena 50 cm, invece dei 70 previsti dalla legge, e spesso iniziano o terminato con una scaletta di ferro. Le gallerie inoltre sono sprovviste dei percorsi tattili e delle mappe in Braille. La situazione si complica sulla Linea B: nella tratta Rebibbia-Termini i camminamenti sono uguali alla A, mentre tra Termini-Laurentina (la parte in galleria) sono ancora più stretti. Niente camminamenti neanche sulla parte esterna delle linea blu, Piramide-Magliana, sebbene ci siano gli spazi per installarli.
Camminamenti inidonei nelle linee della metropolitana di Roma |
Linea B: in caso di evacuazione, gli utenti sono costretti a cammninare sui binari. |
Ferrovie - La musica non cambia nelle tre ferrovie ex-concesse: la
Roma-Lido, che presenta peculiarità simili a una linea della metropolitana, si
trova nelle medesime condizioni della tratta esterna della Linea B.
Roma-Lido: trasbordo volante e senza l'ausilio della pedana. |
Caso a
parte meritano la Laziali-Giardinetti e la Roma-Civita Castellana-Viterbo, sulle
quali ultimamente si è abbattuta la malsana politica del Signore dei Tornelli,
dell’eminenza grigia di Atac, del grande affabulatore, che ha preteso e ottenuto l’installazione dei medesimi. Oltre a non
essere provviste delle pedane mobili per il sollevamento delle carrozzine, infatti,
cosa anch’essa prevista dalla legge, ora le due linee ferroviarie devono fare i
conti con i tornelli, i quali, sia sulla Giardinetti sia nella tratta
extraurbana della Nord, impediscono materialmente l’accesso ai disabili come ai
mezzi di emergenza.
Ferrovia Roma-Viterbo: come fanno a passare le carrozzelle?
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Dalla "Fiera dell'Est" Edizione del 9 giugno 2012 pag. 24 |
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