Atac piega la Linea C



 

Cosa faranno gli utenti a Centocelle, una volta scesi dalla metropolitana? Ancora non si capisce.

L’inaugurazione della Linea C (tratta Pantano-Parco di Centocelle) si avvicina, si parla addirittura di marzo/aprile, ma resta da capire come si supererà lo scoglio del trasbordo. Il dubbio amletico è sempre lo stesso: cosa faranno i passeggeri una volta scesi dalla metropolitana? Una parte potrebbe confluire sulla Linea A (fermata Subaugusta), ammesso che Atac SpA riesca a rendere regolari i passaggi della linea urbana 451

Vettura in servizio sulla Linea 451

Bene, e poi? Il buio. Di soluzioni accettabili ce n’erano, il prolungamento della linea tranviaria n. 14 come il potenziamento della ferrovia Laziali-Giardinetti, vettori ecosostenibili, capienti e rapidi, i quali potevano rappresentare una valida alternativa alla Linea A, già oltremodo congestionata, nonché lenire lo stress causato dalla rottura di carico. Ma con una Regione in stato confusionale, un Comune pressoché commissariato e un' Atac afflitta dal morbo dell' autobus-dipendenza, era logico che finisse nel peggiore dei modi, per la gioia degli abitanti del versante sud-est di Roma.

Ferrovia Laziali-Giardinetti - Se il 2012 si è chiuso con la soppressione di oltre 7.000 corse rispetto alle 94.800 previste, con una riduzione 7,5% del servizio, il nuovo anno non è davvero iniziato sotto i migliori auspici. I dati di gennaio, centelli­nati giorno per giorno, non mostrano cenni tan­gibili di miglioramento, tanto da far pensare al peggio. Una contrazione della produzione forte, schiacciante che negli ultimi 2 anni e mezzo ha raggiunto livelli non più ammissibili.
Grafico: corse soppresse intera linea

Tabella: corse soprresse dalla stazione Giardinetti

 Delle 10.808 corse programmate nel mese di gennaio, ben 1.984 di queste sono state soppresse, con una complessiva riduzione della produzione pari al 18,36%: il 20,07% in meno (456 corse cancellate su 2.272 previste) nei fine settimana e il 19,10% (1.630 corse soppresse su 8536 programmate) nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì (grafico).
A queste vanno aggiunte le corse saltate per i fuori servizio, molto spesso gestiti senza alcun crisma e coordinamento: solo dalla stazione di Giardinetti ne sono stati emessi 71 nei sabati e domeniche e 169 nei giorni feriali (tabella). 

Di certo ha pesato il pressapochismo re­gnante nella governance della Società, sommato all’inesperienza della responsabile del servi­zio, Claudia Bretti (re­tribuzione annua lorda € 42.120, oltre 3.200 il mese), forse poco adatta a comprendere, dato il suo percorso professionale, i complessi meccanismi del sistema ferroviario.

Nessuno di loro, infatti, si è ancora accorto che i macchinisti sono sempre meno (ne mancano una trentina), che le percorrenze sono inadeguate e che i treni si stanno disintegrando (in media ci sono 2 o 3 guasti al giorno). Tuttavia, la ferrovia, come già evidenziato, continua ad essere il mezzo di trasporto più importante della Casilina. E lo sarà anche con la Linea C.

Ogni giono decine e decine di corse autobus vengono cancellate

Autobus – Considerato lo stato miserevole della Giardinetti (e sarà stato un caso?), è facile immaginare che per sopperire alle proprie lacune, Atac affiderà agli autobus il trasbordo dei passeggeri al nodo di Centocelle, nonostante il traffico viario, l’inquinamento atmosferico, il caro-gasolio e, non da ultimo, le gravi carenze del settore; anche questa divisione è segnata dalla mancanza del personale e dalle precarie condizioni delle vetture

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