Pedane autobus, disabili penalizzati dall'Atac
Chi pensa di aver letto tutto sulle
tragiche vicende dell’Atac alemanniana (leggesi Alemanno o meglio ancora
AleDanno), si sbaglia di grosso, il buon Eduardo insegna “Gli esami non
finiscono mai”. Ogni giorno, scavando a fondo tra le oscure macerie, nelle “zone
grigie” poste fuori dal controllo dei cittadini e dei media, si levano fatti
antipatici, incresciosi e vergognosi.
Da un po’ di tempo a questa parte
troneggia nell’intranet aziendale, nella sezione riservata agli autisti,
denominata “Totem”, una disposizione shock: «AVVISO SOLO Rimesse Tor Pagnotta e
Tor Sapienza. Si ricorda a tutti gli O.E. (Operatori
dell’Esercizio, gli autisti per esser chiari, N.d.R.) comandati sulle linee H, 85, 170, 44, 60 – linee centrali, si badi bene - che prima di prendere servizio,
devono verificare il corretto
funzionamento delle pedane disabili. Qualora non funzionasse devono richiedere la sostituzione della vettura».
Stop, occorre aggiungere altro?
La disposizione sott'accusa |
Ora si spiegano tante cose, il puzzle ha
preso forma. Con due righe di disposizione, l’Atac, questa Atac, quella delle
varie “parentopoli” e degli assegni ad-personam,
getta al macero i disabili che abitano in periferia. Mai si era letta una cosa
del genere e mai un’Azienda di Roma, Capitale del Mondo, era scesa a tanto.
La legge in vigore dal 2006, pilastro del
“Contratto di Servizio” Atac/Roma Capitale e della “Carta dei Servizi”, vieta
ogni discriminazione delle persone con disabilità. Ma la governance Atac è di
tutt’altro avviso e propina, all’insaputa dei veri azionisti della Società, i
romani, una nuova operazione di marketing: salvare la faccia in centro, laddove
le denunce fanno chiasso, e lasciare nell’oblio le periferia, tanto lì, è il loro pensiero, VI
Municipio (ex-VIII) in primis, ci
abita il popolino, quello che si accontenta di due strisce pedonali. Vero Alemanno?
Rassegna
http://www.romatoday.it/cronaca/pedane-autobus-disabili-penalizzati-dall-atac.html |
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