Avvallamenti, percorsi pedonali incompleti, cassetta dell’alta
tensione facile da aprire: no, non siamo in periferia, laddove certe
dimenticanze sono all’ordine del giorno, bensì in pieno centro storico e,
precisamente, in via delle Botteghe Oscure, teatro del nuovo capolinea della
linea tranviaria 8 (quattrocentocinquanta metri di binario per un costo
complessivo di 6,6 milioni di euro, mica chiacchiere).
Eccoci qua, a fare il rendiconto delle imperfezioni, delle
magagne, dei refusi che costellano un’opera pubblica, costata milioni, a
svolgere in definitiva il compito degli uffici tecnici di Roma Capitale e di
Atac SpA. È tutto nero su bianco, basta guardare la galleria fotografica.
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Foto 1
Foto 1 – Tratto piazza dei Carcarari a
via dell’Aracoeli: data l’esigua distanza tra il marciapiede e la sagoma delle
vetture tranviarie, sarebbe stato opportuno prevedere l’installazione dei
parapedonali, seguendo l’esempio di Via Flaminia, onde evitare spiacevoli
incidenti.
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Foto 2 |
Foto 2 – Nei punti prossimi all’intersezione
Botteghe Oscure/Aracoeli, il piano del calpestio è inferiore alla bordatura del
marciapiede stesso, tanto da creare dei pericolosi scalini.
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Foto 3 |
Foto 3 – Intersezione Botteghe
Oscure/Aracoeli: la cassetta alta tensione oltre ad essere facilmente
raggiungibile, basta saltare sull’armadietto dei deviatoi, è verosimilmente fornita
della chiave per aprirla.
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Foto 4 |
Foto 4 – Semaforo pedonale intersezione
Botteghe Oscure/Aracoeli: soltanto la parte nuova è stata dotata dello scivolo
e del percorso tattile.
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Foto 5 |
Foto 5 – Semaforo pedonale Aracoeli: hanno
installato il nuovo semaforo, ma si sono dimenticati di risistemare l’asfalto.
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Foto 6 |
Foto 6 – Capolinea tranviario: cartine illeggibili
di giorno e di notte.
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Foto 7 |
Foto 7 – Palazzo Venezia: neanche la
posizione dei ganci, necessari alla linea aerea, hanno azzeccato.
C'è da notare infine, che detto percorso è sprovvisto di una fermata, come se il nodo di scambio di Torre Argentina non esistesse. Alè.
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