Scandalo Atac, Uniti si vince
"Gola Profonda" durante l'intervista shock rilasciata
a "La Repubblica". Molti lavoratori ex Erg sono
stati assorbiti dall'Atac
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«Il nostro diritto alla mobilità è stato
violato proprio da chi dovrebbe garantircelo», poi l’appello finale: «Vi diamo
appuntamento il giorno 28 novembre dalle 10,30 sotto la sede Atac di via
Prenestina per un cambio immediato ai vertici Atac ed una vera politica di
risanamento». L’unione fa la forza, insomma.
L’ennesimo scandalo che ha investito Atac, l’azienda
alla (im)mobilità dell’immobilizzata
amministrazione capitolina, vittime sacrificali delle larghe intese, pesa come
un macigno. Le cifre del raggiro parlano da sole, 1miliardo e 300milioni per i biglietti
contraffatti e 650milioni
per la storia
dei tornelli, totale (tutto da accertare): 1miliardo e 950milioni di euro. Un miliardo e
novecentocinquanta milioni di euro, basta solo questo per chiedere l’azzeramento
dell’intera classe dirigente di Atac, perché non poteva non sapere. Ed è inutile che Improta, il solerte assessore alla
mobilità del Capidoglio, il factotum della
Giunta, continui con la sua imbarazzante difesa d’ufficio, la bomba è oramai
esplosa e nessun discorso ha la capacità di contenere il malcontento sia dei
lavoratori sia degli utenti.
Uniti si Vince |
La
manifestazione di giovedì prossimo, 28 novembre, sarà un’ottima occasione per
rialzare la testa ed esternare tutta la disapprovazione nei confronti di Roma
Capitale e di Atac. Ci sono miliardo
e novecentocinquanta milioni di ragioni per farlo, insieme, lavoratori e
utenti, di là degli steccati ideologici, partitici e sindacali. Uniti si vince!
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