Passaggio a livello Castelnuovo, Atac sapeva

La disponibilità della Regione e dell’Atac, dimostrata in queste settimane, è un palese richiamo alle pessime abitudini italiote, farcite di una buona dose di cinismo e di opportunismo. Specie adesso che sulla direzione metroferro in primis, considerata «inadeguata e pressappochista» dalla maggior parte dei sindacati/lavoratori di categoria, incombe un documento di una certa rilevanza.

Si tratta di una lettera/denuncia presentata nel lontano 2007 dagli abitanti di via Antonino Lesti, località di Castelnuovo di Porto conosciuta col nome «lottizzazione di Monte Pozzolana», e sbucata dal magico cilindro aziendale in questi ultimi giorni. Nella missiva i sottoscrittori chiedevano a gran voce la messa in sicurezza del passaggio a livello di via Sant’Antonio, proseguimento della via Lesti, lo stesso in cui il 2 gennaio scorso la signora Martinico ha trovato la morte. Sul tavolo di Met.Ro. (ora Atac) è arrivata il 23 aprile 2008 (protocollo ingresso n. 0005850 - protocollo area esercizio/produzione n. 1465)  chiusa parentesi.

RomaReport.it: passaggio a livello Killer
«Su questo passaggio a livello senza barre di protezione – si legge nella premessa – transitano gli abitanti della lottizzazione nella quale risiedono più di cento famiglie, ed è punto di raccolta per lo scuolabus». E ancora: «I tecnici del Cotral [Met.Ro. prima, A.T.A.C. poi ndr] sono stati invitati per costatare la visibilità. S’informa che alcuni capotreni [macchinisti ndr] in questo tratto rallentano e si preoccupano di avvertire del loro passaggio e suonano a lungo».

Scorrere la lettera ora, a sei anni di distanza e all’indomani del luttuoso incidente, è una stilettata ai fianchi, di quelle che non ti lasciano neanche riprendere il respiro. La politica sapeva, l’azienda sapeva, però entrambe le sfere hanno pensato bene di tirare dritto, forse perché troppo impegnate a spolpare le società di Roma Capitale (Atac su tutte) e a definire il sistema della clonazione dei biglietti, legato a doppio filo con la storia dei tornelli.

Questo documento è una prova ineluttabile che smaschera e inchioda, alle proprie responsabilità, chi fino adesso ha gestito la ferrovia (direzione metroferro Atac, Regione Lazio e Ustif). Occorre partire da loro, cancellare il passato sarebbe un oltraggio alla povera signora Martinico e a quanti come lei, sono morti su quelle intersezioni; vittime della negligenza politico-amministrativa.

Nel documento inoltre si fa riferimento a un problema specifico, che interessa numerosi passaggi a livello della RomaNord [Video]: «Quello che si riscontra da qualche anno è un abbassamento del segnale acustico e la frequente mancanza di quello luminoso, sia poco prima che durante il passaggio dei treno. A volte il segnale suona e s’illumina talmente in ritardo che auto e treno si trovano a passare insieme. Molte altre volte succede che dopo il passaggio del treno i segnali restano in funzione per cinque e anche dieci minuti».


In poche parole: manutenzione e ammodernamento; concetti che la politica e l’azienda politicizzata hanno scoperto solo ora. Dire che è una vergogna è poco. Alè. 

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