Roma-Lido a rischio chiusura
Situazione vergognosa sulla linea del mare. Servizio garantito solo da 2 treni.
Altra giornataccia per
la ferrovia regionale Roma-Lido che
oggi – domenica 29 –, incredibilmente, sta rischiando di chiudere i battenti. Degli
8 treni programmati nelle giornate
festive, attualmente ne stanno girando soltanto 2, a causa dell’indisponibilità del materiale rotabile. Quali sono
le previsioni per il pomeriggio/sera? «Non lo sappiamo, dipende dalle
officine», risponde un dipendente di Atac
SpA. Una vergogna.
Le attese sono
estenuanti, «30-40 minuti», secondo il pendolare Andrea Castano, che cura il noto blog Odissea Quotidiana. «Anche se è domenica pomeriggio – si
legge - è impensabile avere una frequenza del genere. Se fossi Zingaretti non potrei tollerare una
cosa del genere e chiederei immediatamente spiegazioni al responsabile della
linea. Ammesso che a qualcuno gliene possa fregare qualcosa». «Noi ci siamo
tutti – riprendere il lavoratore – sono i treni che mancano». E non è una
novità. Ma è vero che ce ne sono solo 2? «In questo momento sì. Stanno facendo
avanti e indietro, a battimuro, come si dice, in modo da contenere i disagi. Ma
è un’impresa difficile da portare avanti».
Stamattina in servizio
ce n’erano 3, degli 8 previsti, poi,
verso l’ora di pranzo, sono scesi di una unità. Il rischio di chiudere è
concreto. «Noi possiamo solo attendere, altro non c’è consentito. Se proviamo
ad alzare la voce, ci sommergono di provvedimenti disciplinari». E si capisce,
sarebbe lesa maestà.
Per l’Azienda, al solito,
il «servizio è regolare», basta collegarsi al sito per rendersene conto. E dicendo
questo, in Atac hanno esplicitamente escluso l’attivazione delle navette
sostitutive, che potevano rappresentare un sollievo. E già, a loro conviene
mettere la polvere sotto al tappeto, nascondere le magagne, tenere bassi i
toni, sia per un discorso mediatico che per quello squisitamente politico. La
palla passa al Commissario Tronca,
che ha il dovere di interrompere questo modo di agire e di sollevare,
mettendoli magari alla porta, i dirigenti/quadri responsabili dello sfacelo del
metroferro. Alè.
David Nicodemi
Foto da: Odissea Quotidiana
Foto da: Odissea Quotidiana
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