Atac, la Giardinetti nel limbo. Gara con sorpresa
Il Trenino in difficoltà, Coppini (Sul), "ripristinare il nodo interscambio a Togliatti". La revisione degli elettrotreni affidata a una società nell'occhio del ciclone
Mentre sullo sfondo si consuma l’ennesimo scandalo in
salsa sindacale e il braccio di ferro tra l’assessore ai trasporti Meleo e il Dg di Atac Rettighieri, a colpi di ultimatum e inviti a lasciare l'incarico in Azienda - opzione discutibilissima-, il servizio prosegue a
sprofondare. Servono interventi, urgenti, sul materiale e sull’armamento della Linea A, della Linea C e sulla ferrovia Roma-Lido,
che sarebbero messe peggio, per evitare il definitivo collasso in autunno.
C’è poi da capire quale sarà il destino riservato alla
Giardinetti, dove, tra l’altro, è
emerso che la gara di appalto, relativa alla riqualificazione degli
elettrotreni Et 81 serie 820, se l’è
aggiudicata la FD Costruzioni srl,
rimasta coinvolta nello scandalo degli appalti Trenitalia.
Prolungare,
si ma dove? – Gli abitanti dei
quartieri lungo la Casilina, hanno
accolto favorevolmente l’Odg, votato all’unanimità dall’Assemblea Capitolina il 26 luglio scorso [cliccare qui], che impegna l'Amministrazione ad attivarsi per la riapertura della tratta Centocelle-Giardinetti. Ma a frenare gli entusiasmi, giustificati, sono soprattutto le oggettive difficoltà
in cui versa il deposito/officina di Centocelle,
a corto sia di treni che di macchinisti – numerosi, all’indomani del
dimezzamento della linea, sono stati trasferiti sulle metro e sulla RomaNord -: «Facciamo miracoli», dicono
all’officina, «e nonostante tutto, il materiale è ugualmente insufficiente per
garantire il servizio odierno». In queste condizioni, di assoluta emergenza, la
sola ipotesi attuabile è di prolungare l’esercizio alla fermata Togliatti, subito dopo Centocelle, l’attuale
capolinea, in modo da ripristinare quantomeno il nodo di interscambio con la Metro C. In attesa di tempi migliori e sempre che la Regione Lazio si svegli dal torpore.
Della
stessa idea Renzo Coppini, segretario
romano del SUL, che ha ritenuto tale
scelta «fondamentale». «Il prolungamento», recita ancora la nota, spedita il 3
agosto al Campidoglio e ai vertici Atac, «può essere attuato con minimi
interventi alla infrastruttura e nel rispetto del Regolamento Circolazione
Treni. Nel frattempo auspichiamo, che siano presi in considerazione, i progetti
di ammodernamento e di prolungamento, verso Tor Vergata, della ferrovia concessa, trasformandola in un’efficiente
metropolitana leggera». Nella lettera, il segretario ha tenuto a sottolineare
che «è altresì necessaria la rimodulazione dei servizi di superficie nel
rispetto delle corrette percorrenze, a garanzia della puntualità per l’utenza
con tempi di guida adeguati che consentano quel giusto recupero psicofisico per
il personale viaggiante». A tutt’oggi pare non essere arrivata alcuna risposta.
Gara con
sorpresa – Il parco rotabile della
Giardinetti piange miseria, nonostante i corrispettivi incassati in termini di
Km/treno. Sui binari circolano un gran numero di convogli bloccali, quelli
anteguerra, poiché la maggior parte degli elettrotreni articolati, sia a tre
casse (Serie 820 del 1987) che a due (Serie 830 del 1999), materiale più idoneo
al servizio, specie la prima serie, sono incredibilmente fermi da anni e spiaggiati al parco,
in attesa di interventi alle sale montate. Mancano i pezzi di ricambio. Spiaggiata
anche l’ETR 821, per motivi tecnici di ignota natura, la sola ad essere stata
sottoposta, nel recente passato, alla revisione generale, effettuata presso una
società esterna con sede in Guidonia, al costo di 388mila euro circa. Ah, le esternalizzazioni! E restando in tema
di revisioni e di appalti, c'è da dire che è stata finalmente aggiudicata la gara bandita da
Atac nel 2012 (n. 82/2012), per «gli
interventi di revisione generale» dei restanti 5 elettrotreni serie 820 (ET81).
Meglio tardi che mai.
«L’importo presunto dell’appalto pari ad euro
2.498.398,00» e «i lavori sono finanziati – si legge nell’avviso a firma di Middei – con Fondi Regionali, residui
anni 2001-2003 e 2004-2007 di cui alla Legge 297/78 e del triennio 2007-2009»
sempre della medesima legge. Ma c’è una sorpresa, un colpo di scena, davvero inaspettato:
la gara se l’è aggiudicata, in forma temporanea il 9 maggio 2013 e in via
definitiva l’11 marzo 2015 (provvedimento n. 13), la FD Costruzioni srl (capogruppo) e la Idroelettrica SpA (mandante), per un valore complessivo di euro
1.481.415,00 (ribasso del 17%). La stessa società finita sotto inchiesta nel
2010, a seguito delle indagini sugli appalti e commesse alla manutenzione, alla
rottamazione e ai lavori sui locomotori e sui carri di Trenitalia, dove furono
arrestati, in prima istanza, i due titolari della società.
RomaNord,
ultim’ora – Da ieri, 29 agosto, l’ingegner
Alberto Vinci è il nuovo Responsabile
della Ferrovia concessa Roma-Viterbo.
«Contestualmente», recita l’ordine di servizio (n. 30) a firma del Dg Rettighieri,
«Federico Chiovelli viene posto alle dirette dipendenze del
Responsabile Metroferro». Alé.
David Nicodemi
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