Acqua nei serbatoi, autobus fermi
Incredibile disavventura alla Rimessa Atac di Magliana. Le RSU: "Che venga fatta chiarezza"
Acqua
nei serbatoi e autobus in panne. Sembra la trama di una gag del fratelli
Lumiere, progenitori del cinematografo, invece è il resoconto della
disavventura capitata al personale Atac
della Rimessa di Magliana, all’inizio
della settimana, tra domenica sera e lunedì notte (19 settembre). Pesantissime
le ripercussioni al servizio, notturno e diurno, ulteriormente decimato.
Rifornire
le vetture è normale amministrazione, ma quel giorno qualcosa è andato storto. Appena
lasciato il distributore interno, gli autobus, percorsi una manciata di metri, si
sono inchiodati di botto e in sequenza. Alcuni sul piazzale, altri superato il
cancello del deposito. Passato lo stupore iniziale, il personale si è reso conto
che a causare i guasti era stato il gasolio inserito nei serbatoi, perché abbondantemente
annacquato. Ma la sorpresa più incredibile è avvenuta pochi istanti dopo,
quando gli stessi hanno scoperto che la pioggia, oltre a mandare in tilt la
viabilità, era penetrata nelle cisterne, contenenti il carburante. Seimila
litri d’acqua, secondo le indiscrezioni: quantità sufficiente a trasformare il
gasolio in una brodaglia, devastante per i motori delle vetture.
Nell’occhio
del ciclone sono finiti i lavori, dati in appalto, che in questi giorni stanno
interessando propri i serbatoi. Opera sulla quale le RSU di Magliana hanno
chiesto «la verifica e la messa in sicurezza» per evitare «il ripetersi di
eventi analoghi». «Che venga fatta chiarezza», recita ancora la nota, spedita
questa mattina sia al Comune che all’Atac, «sulle responsabilità di ciò che è
accaduto e sulle verifiche che si sarebbero dovute tenere». Infatti, dov’era il
Direttore di esecuzione del contratto e, di riflesso, il Responsabile della Divisione
Superficie?
Le
conseguenze sull’esercizio, come anticipato, non sono passate inosservate, anche
perché il deposito Magliana gestisce linee di una certa rilevanza, ivi compresi
i collegamenti con le metropolitane. Lunedì mattina, all’indomani del
fattaccio, su circa 180 autobus
programmati, solo una cinquantina sono riusciti a svolgere regolare servizio.
Meno del 50 per cento, ancora peggio degli altri giorni, un dato agghiacciante.
Attese estenuanti e rabbia degli utenti alle stelle.
La
situazione è tornata alla normalità via via durante la giornata, grazie «al
buon senso degli autisti e alla capacità organizzativa dei Responsabili
dell’Impianto e dei colleghi Operai Settore Manutentivo», hanno precisato nella
nota le RSU. Le quali, tra l’altro, nella lettera del 13 settembre, hanno chiesto
«l’immediato rientro di tutte le vetture in prestito presso altri impianti», 38
solo a Tor Sapienza, «la internalizzazione di tutte le lavorazione, di una
fornitura corretta e tempestiva sia dei pneumatici che dei pezzi di ricambio
per ultimare le lavorazioni delle vetture che sono ad oggi fuori servizio».
«Siamo sconcertati», conclude il documento, «che dalla Rimessa di Acilia ci
sono pervenute 33 Mercedes Citaro in condizioni pessime di cui 13 poste subito
fuori servizio». Alé.
David Nicodemi
Foto tratta da Il Mondo dei Treni
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