Il Cinema incorona la RomaNord
Nel girare alla stazione di Fabrica di Roma, i fratelli Taviani confermano l'interesse storico e artistico della Linea e del materiale rotabile TIBB del 1932
I cineasti Paolo
e Vittorio Taviani hanno scelto la
ferrovia Roma-Viterbo, come location
per girare alcune sequenze del film Una
Questione Privata, tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio che, secondo Italo
Calvino, “tutti gli scrittori della Resistenza avrebbero dovuto scrivere”. Adattato
e sceneggiato dagli stessi registi, le riprese del lungometraggio, una
coproduzione italo-francesce (Stemal
Entertainment, Les Films
d'Ici, Rai Cinema, con il contributo
del MiBACT
e il sostegno di Film Commission Torino Piemonte), molto
atteso e apprezzato dalla figlia dello scrittore partigiano Margherita Fenoglio, si stanno
svolgendo tra il Lazio e il Piemonte.
Il film è ambientato durante il secondo conflitto
mondiale, tra le verdeggianti colline di Alba, comune piemontese. In un
contesto storico-politico dove la RomaNord,
date le caratteristiche della linea e del materiale rotabile (serie T.I.B.B. del 1932), si è inserita con
naturalezza e familiarità, dando agli autori la possibilità di ricreare, con
pochi accorgimenti scenografici, le meste e drammatiche atmosfere di quel
periodo.
Le riprese si sono svolte giovedì 26 gennaio presso la
stazione di Fabrica di Roma, amena
località della provincia viterbese, dalle ore 6,30 alle ore 15,30. E per
esigenze narrative è stato utilizzato il locale adiacente la biglietterie
nonché un’elettromotrice - giunta dal deposito di Catalano - e le carrozze in sosta sul tronchino lato Roma della
stazione, come mostrano le immagine in esclusiva strappate sul set.
Sul treno la giovane attrice veronese Valentina Bellé, già Lucrezia
Tornabuoni nella serie televisiva I
Medici, scritturata dai registi – che nel video si vedono di spalle, ai
lati della macchina da presa -, per interpretare il ruolo di Fulvia, una bella ragazza
torinese di buona famiglia, sfollata per qualche tempo ad Alba, compagna
di Milton (Luca Marinelli), il
protagonista, giovane partigiano militante nelle formazioni badogliane.
L’incursione cinematografica dei fratelli Taviano conferma
l’interesse storico e artistico dell’infrastruttura nel suo complesso,
materiale rotabile TIBB compreso, e avvalora ancora di più il progetto del Treno
della Tuscia, sostenuto dalle associazioni TrasportiAmo e Graf, apprezzato
dalle Amministrazioni locali, tra cui Sant’Oreste.
Che vedono nel turismo ferroviario una possibile fonte di sviluppo dei
territori attraversati dalla linea.
Sarebbe interessante conoscere proprio l’opinione di
Paolo e Vittorio, maestri del Cinema, soprattutto in merito al programma di
demolizioni che pende sulle vetture storiche, le stesse che hanno
utilizzato per girare le scene in stazione. Alé.
David Nicodemi
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