L'Atac continua la mattanza, addio al treno del Presidente Einaudi?


L'Azienda Capitolina continua il blitz a Magliana. Cadute nel vuoto le rassicurazioni dell'assessore Meleo


Il blitz di Atac continua, nello stupore generale, stanotte un altro convoglio di interesse storico – un’elettromotrice MR 200 -, è partito da Magliana Nuova per essere affidato alla fiamma ossidrica. Le flebile presa di posizione dell’assessora ai trasporti Meleo, si è persa nei corridoi di via Prenestina e non ha sortito l’effetto sperato.  È una vergogna, uno schifo senza precedenti, e la rabbia monta.

Plateale la figuraccia dell’Amministrazione a Cinquestelle, che non riesce a domare una sua controllata. “Viene spontanea un'amara considerazione”, scrive Carlo Tortorelli nel suo blog, “ciò che siamo riusciti a fermare sotto la Giunta Marino con l'aiuto delle opposizioni si sta realizzando con il M5S al governo”. “Atac”, sbotta Andrea Castano di Odissea Quotidiana, “sta prontamente provvedendo a distruggere i vecchi treni, quelli che hanno inaugurato la metro B nel 1955 per intenderci, incurante che il patrimonio storico di Atac coincide con il patrimonio storico della città di Roma. Incapace di gestire i mezzi che, in teoria, funzionano, va a demolire (senza tenere i pezzi per i ricambi a quanto sappiamo) di treni che ad oggi non sfigurerebbero sulla Roma-Lido”. La rabbia è virale, e corre sul web tra un sito e l’altro, tra una pagina e l’altra. Su tutti spicca il commento di Riprendiamoci Roma, “una gran bella figura di m…a, non c’è che dire”. E come dargli torto?

Critico anche il Comitato Trasporti Storici di Roma e del Lazio: “nonostante le assicurazioni forniteci dall’Azienda e dal Comune di Roma, rimaniamo perplessi per l’invio alla demolizione tra il 13 e 14 aprile delle ultime MR ancora presenti presso il deposito di Magliana. Delusione maggiore anche al seguito dell’incontro avvenuto nella giornata del 14 aprile. Ci si interroga se bisogna avviare una procedura ufficiale presso le istituzioni preposte per far chiarezza su tutto”. Alé.               
    David Nicodemi


Foto Copertina © TreninoGiallo

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