Ci risiamo, Lavoratori della Roma Tpl senza stipendio
Conti correnti di nuovo a secco: "Amministrazione dormiente, non riesce a stare dietro ai processi attuali"
La realtà bussa alla porta della Giunta Capitolina,
riportandola coi piedi per terra. E sì, perché mentre il Campidoglio esulta per
l’approvazione della delibera di «pre-informazione
alla procedura di gara per assegnare la gestione delle linee periferiche del
trasporto pubblico locale, in vista della scadenza dell’attuale contratto
prevista per maggio 2018», cinta dalle consuete frasi di circostanza, trite e
ritrite, i dipendenti della Roma Tpl –
la realtà, per l’appunto -, aspettano l’erogazione dello stipendio di giugno.
Ci risiamo, ancora una volta i lavoratori della
Società che, per conto del Comune, gestisce il 20% delle linee bus, sono
costretti a fare i conti coi soliti ritardi. «Lo credo», dicono all’unisono, «l’Amministrazione
si facesse un altro sonno». Com’è la situazione? «Molto semplice, secondo gli
accordi, per la Roma Tpl le spettanze dovrebbero essere corrisposte entro l’ultimo
giorno utile del mese, per i colleghi delle Consorziate entro il 10 del mese
entrante». Invece? «Siamo arrivati al 4 di luglio e dello stipendio nessuna
traccia. E, ancora peggio, nessuno ci ha avvisato di nulla».
Pare che il Comune abbia risposto che le risorse,
necessarie al pagamento degli stipendi, sarebbero state già girate nelle casse
della Roma Tpl e in quelle delle società del Consorzio. Nei fatti, invece, tanto
per tornare alla realtà, nuda e cruda, i conti corrente risultano vuoti. E
allora, quando sono stati spediti i soldi? Chi ha controllato? Perché tale
ritardo? Da qui un altro dubbio amletico: come si può credere alle parole
espresse in occasione dell’approvazione di quella delibera - «miglioreremo il
servizio», «ulteriore chilometri» e così via -, quando l’Amministrazione non
riesce a star dietro ai processi attuali? Ironia della sorte, alé.
David Nicodemi
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