Atac viola la legge sugli scioperi. Presentato Esposto


«Violazione della legge sugli scioperi», è quanto FAST-UTL-SULCT, le tre sigle sindacali che hanno avviato un importante percorso comune, contestano ad Atac SpA


«Violazione della legge sugli scioperi», è quanto FAST-UTL-SULCT, le tre sigle sindacali che hanno avviato un importante percorso comune, contestano ad Atac SpA per via della Disposizione Epistolare emessa il 10 gennaio scorso, due giorni prima dell’agitazione di 24 ore, dal Responsabile della ferrovia regionale Roma-Giardinetti Valter Mei, da pochi mesi nominato ai vertici dell’impianto Centocelle.

Con questo provvedimento l’ex-responsabile della Linea B, avvicendato da Sabrina Bianco nell’ennesimo rimpasto della macro della divisione metroferroviaria, comandava «il personale nella prima fascia» a dare «indicazione di adesione allo sciopero apponendo la firma sull’apposito modulo presente presso il Capo-Deposito e Dirigente Coordinatore» mentre «il personale della fascia successiva» doveva «comunicare l’adesione un’ora prima dell’inizio del turno».

La reazione delle Organizzazioni Sindacali non s’è fatta attendere, anche se non avevano proclamato lo sciopero. È «un atto di imperio», recita l’esposto presentato nella giornata del 14 gennaio alla Commissione di Garanzia e alle massime cariche dello Stato, della Regione e del Campidoglio, «che ha prodotto una rilevante limitazione dell’esercizio del diritto di sciopero, costituzionalmente garantito, dei propri dipendenti». «Il Responsabile [della Roma Giardinetti ndr] si arrogava un diritto non dettato né dalle leggi succitate né dalla Regolamentazione Provvisoria delle prestazioni indispensabili», in «palese contrasto con la Delibera n. 17/30 del 16 febbraio 2017 – G.U. n. 64 del 17/03/2017‐ della Commissione di Garanzia nonché della Disposizione Gestionale Atac n.1 del 04/01/2018».

«Pertanto», incalzano il Responsabile Regionale del TPL Antonio Casadei e il Responsabile di Atac Giuliano Parmiani, firmatari dell’esposto, «le scriventi OO.SS ritengono che i principi adottati dalla Soc. Atac SpA abbiano violato l’articolo 40 della Costituzione Italiana, l’ex‐articolo 28 della Legge 300/70 (Statuto dei Lavoratori) nonché quanto previsto dalla Legge 146/90, così come modificata dalla Legge 83/2000».

Il caso è ora nelle mani della Commissione di Garanzia, e, indirettamente, in quelle del Prefetto di Roma Paola Basilone, chiamata in causa insieme al Presidente di Camera e Senato, Grasso e Boldrini, il Presidente Zingaretti e il Sindaco Raggi. Il rischio è quello di creare un pericoloso precedente per tutti i lavoratori italiani, nessuno escluso, in quanto consentirebbe alle associazioni datoriali di limitare, ulteriormente, il sacrosanto diritto allo sciopero, conquistato col sangue dei Lavoratori. Alé.  
     David Nicodemi

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