Magliana, spari contro bus Atac. Indaga la Polizia
Due vetture prese di mira all'inizio del mese in via Candoni, a pochi passi dalla rimessa e dal presidio delle Polizia Municipale
Bus presi di mira, usati come un bersaglio
mobile. È successo in via Candori,
traversa di via della Magliana, già
teatro di gravi episodi di ordinaria follia perpetrati ai danni del personale e
delle vetture Atac. Un calvario
senza fine, che va ad aggiungersi alle violente aggressioni, verbali e non, che
capitano oramai con cadenza quotidiana. E il più delle volte per motivi futili.
La sera del 1 febbraio, intorno
alle 23.55, la vettura stava percorrendo la Candoni per rientrare in rimessa.
Quando, appena superato l’ultimo tornante, in prossimità della fermata del 719/981/771/023,
è stata colpita da un piombino sparato presumibilmente da un fucile ad aria compressa
o da una mazzafionda. Che ha provocato un foro, dal diametro di una penna, sul
deflettore centrale della fiancata sinistra del mezzo, per fortuna vuoto. Analogo
copione la sera precedente, ovviamente su un altro bus.
A denunciare gli accadimenti Daniel Di Martino, RSU UTL di Magliana, nella nota inviata sia ai vertici di Atac che
al Presidente del Municipio XI: «I
lavoratori di questa Rimessa sono stati oggetto di vandalismo alle vetture
private», recita il documento, «non sono disposti ad accettare di essere anche
dei bersagli mobili, rischiando la vita o di riportare lesioni gravi per il
divertimento o frustrazione di qualcuno. Ci chiediamo a cosa serva il presidio
fisso della Polizia Municipale [all’entrata del deposito ndr], se poi non
intervengono. Avere la certezza di tornare incolumi a casa, dopo un turno di
lavoro, non deve essere un diritto ma una certezza che le Istituzioni deve avere
come priorità».
Sono ancora in corso le indagini della
Polizia Giudiziaria. Nessuna pista sarebbe al momento esclusa, neanche quella che porta
dritto dritto al campo nomadi allocato nelle vicinanze della rimessa stessa.
Alé.
David
Nicodemi
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