Condizionatori Roma-Lido, Atac corre ai ripari (?)
Secondo le indiscrezioni, l'Azienda capitolina avrebbe messo in cantiere la completa pulizia dei climatizzatori. Dopo la denuncia del Blog
Ha suscitato clamore,
e una buona dose di indignazione, l’articolo «Roma-Lido,sporcizia nei condizionatori. Un caso isolato?», al punto da
costringere Atac a ravvedersi, almeno
secondo le indiscrezioni, insistenti, trapelate nelle ultime ore. Nel rispetto,
è arcinoto, dell’Articolo 32 della Costituzione Italiana, «la Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività […]», dell’articolo
2087 del Codice Civile e del D.Lgs
81/2008, il Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di
lavoro, che impone al datore di lavoro di valutare tutti i rischi derivanti da
esposizione ad agenti fisici, microclima
compreso.
Ora le penose
condizioni degli impianti di climatizzazioni dei treni della Lido, al suo
novantaquattresimo anno di esercizio (10 agosto 1924), sarebbero al centro dell’agenda
aziendale – meglio tardi che mai -, sempre più distante dalla leggendaria STEFER. Stando ai rumors, infatti, nelle
officine di Magliana Nuova avrebbero
messo a punto un programma di sostituzione dei filtri e sanificazione dei
condizionatori dei treni CAF e MA 200, quelli dotati di tale impianto.
Le operazioni dovrebbero svolgersi nel piazzale di Porta San Paolo, questo evidentemente per non distogliere troppo a
lungo i convogli – contati - dal servizio, e scatterebbero su segnalazione del
personale di macchina.
Il provvedimento,
manca solo l’ufficialità, magari una disposizione operativa con le varie
procedure, dovrebbe riguardare esclusivamente il luogo di lavoro, cioè la
cabina di guida. Per gli impianti installati nei vagoni della Lido, che ogni
giorno ospitano centinaia di passeggeri, nulla, al contrario, sarebbe stato messo
in cantiere, come se il problema non ci fosse. Ma è ancora troppo presto per discuterne,
occorre attendere qualche giorno per svelare l’arcano, sebbene le premesse
facciano sperare a ben poco. Alé.
David Nicodemi
David Nicodemi
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