E la Roma-Lido resta senza un euro
Alla linea premio "Caronte" il Ministero non ha destinato le risorse per il miglioramento del controllo/marcia treno. Come mai?
Un
miliardo e 700 milioni
di euro sono le risorse del Ministero
delle Infrastrutture e Trasporti destinati alla realizzazione di
infrastrutture del trasporto rapido di massa (1 miliardo 397 milioni) e alla sicurezza delle ferrovie non
interconnesse alla rete nazionale (338
milioni). Risorse stanziate dalla Legge di Bilancio 2017 (Ministro Delrio) e sbloccate dal
Ministro attuale Danilo Toninelli, raggiunta
l’intesa nella Conferenza Unificata.
Alla Regione Lazio sono stati assegnati, altro passaggio importante, 425,52 milioni di euro per opere
relative alla Linea A/B-B1 - fornitura
di 2 treni per la Linea A e 12 per la Linea B, interventi di adeguamento del
segnalamento, gallerie etc etc. - nonché 69,97
milioni per le ferrovie concesse: 66,97
alla Roma-Civita Castellana-Viterbo
e 3 milioni alla Roma-Giardinetti.
Fin qui la cronaca
spicciola, ormai nota, infarcita di una buona - e prevedibile - dose di
propaganda, «questo Ministero», recita il comunicato del MIT, «dunque,
coinvolgendo gli enti locali nel doveroso processo democratico che deve vedere
sempre le comunità protagoniste rispetto all’utilizzo delle preziose risorse
pubbliche, è riuscito a sbloccare e a ripartire in tutto 1 miliardo 735 milioni
di euro di risorse pubbliche per il Tpl e per le ferrovie non interconnesse.
Una riprova dell’impegno concreto, assunto in prima persona dal Ministro, per
quella mobilità di cui i cittadini hanno davvero bisogno, per finanziare quelle
piccole grandi opere indispensabili per il nostro Paese e per i territori in
cui si trovano». Proselitismo che ci sta,
nel gioco delle parti, si badi bene. Sono altri, infatti, gli aspetti che
lasciano perplessi e che riguardano, espressamente, i fondi rivolti a realizzare
interventi di attrezzaggi tecnologici e sistemi di protezione marcia treno.
Ci
sono i tre milioni alla Giardinetti che avrebbero un senso se, nel prossimo
futuro, riaprisse la tratta Centocelle-Giardinetti
e se, inoltre, l’infrastruttura rimanesse tale, cioè una ferrovia. Perché qualora
la linea sarà classificate tranvia, com’è nelle
intenzioni di Roma Capitale, dove
finiranno questi soldi? E la Roma-Lido? Alla linea che ha vinto il «Premio Caronte» messo in palio da Legambiente, per il «viaggio pendolare peggiore nel Lazio e in
Italia», non è stato garantito neanche un euro. Uno che sia uno, incredibile ma vero. Come mai?
Dimenticanza o cosa? Carente del materiale rotabile, tanto da rischiare il default
secondo le previsioni di OdisseaQuotidiana, da anni attende interventi per migliorare le condizioni dell’esercizio.
Che tardano ad arrivare. C’è da sistemare l’armamento e la linea area di
contatto, potenziare le sottostazioni elettriche e, cosa che rientra tra gli
obiettivi del provvedimento governativo, ammodernare il sistema di segnalamento
e del controllo della marcia treno (implementazione del di blocco automatico a
correnti codificate da due codici a quattro codici; modifiche apparecchiature di
bordo ATP - Automatic Train Protection - con prototipo per ogni tipologia di
treno; sistema "discontinuo" di terra con adozione di boe ad
induzione elettromagnetica in sostituzione degli attuali dispositivi
elettromeccanici; posa in opera di una dorsale a fibre ottiche per trasmissione
dati e telefonia, fruibile da tutti gli impianti della linea ferroviaria). Tanto
per gradire. Alé.
David Nicodemi
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