Coronavirus, da Riano valvole in 3D per l’ospedale di Brescia I giorni del covid-19

Fabrizio Bonanni, è un ingegnere informatico: «Aiutare le persone è senza eguali». Il progetto grazie al suo impegno fornisce strumenti vitali per sopperire alle carenze delle terapie intensive. Ora raccolta fondi

«Le prime venti valvole sono arrivate agli ospedali di Brescia!». La felicità di rendersi utili nella guerra al coronavirus è l’unica ricompensa attesa da Fabrizio Bonanni, ingegnere informatico di Riano: è tra i tanti makers che hanno risposto all’appello per salvare vite giunto dalle strutture sanitarie del nord Italia. Servivano con urgenza i dispositivi stampati in 3D per agganciare i respiratori alle maschere da snorkeling di Decathlon, trasformate in apparecchi medici su idea dell’ingegnere Cristian Fracassi. Il progetto, che fornisce strumenti vitali per sopperire alle carenze delle terapie intensive, è stato ribattezzato Easy-Covid19.

A Bonanni il senso civico non manca, perché da un decennio ormai è portavoce del battagliero Comitato dei pendolari Roma Nord, la disastrata ferrovia che collega la Capitale al viterbese: è dal suo mondo, quello dei blogger e dei viaggiatori della città eterna, che è partita questa gara di solidarietà. Nel tempo libero infatti il 48enne utilizza la sua passione per le stampanti 3D collaborando con l’associazione «Vicolo libero», che promuove corsi e laboratori per ragazzi e scuole. «Il mondo dei maker è fantastico, nasce un’idea come quella delle maschere e si muove un piccolo esercito. L’unico limite è la fantasia», dice l’ingegnere, sposato con due figli, contattato dalla start up Isinnova che collabora con l’ospedale di Brescia: «In una settimana ho messo a lavorare le mie due stampanti e ho prodotto 20 valvole», racconta. Un impegno a tempo pieno per «BonFaLab», l’alias di Fabrizio nel mondo della tecnologia, dalle 4 alle 6 ore per creare «Charlotte» e «Dave», i nomi dei dispositivi. Piccoli pezzi colorati in una speciale plastica atossica che fanno la differenza tra un respiro e l’altro. «Pensare di contribuire a far star meglio le persone è davvero senza prezzo, quando gli ingegneri mi hanno comunicato che le mie valvole funzionano mi sono commosso» confida Bonanni.

Ora gli ospedali di Brescia e dintorni hanno fatto sapere di avere tutte le maschere necessarie, ma le stampanti di Riano non si sono fermate. Di emergenze ce ne sono anche altre, perciò Bonanni va avanti dopo aver sostenuto le prime spese senza chiedere nulla a nessuno. Ci hanno pensato i suoi «colleghi» della Roma-Lido, i pendolari che si muovono tra Ostia e la Capitale a lanciare una raccolta fondi dagli esiti sorprendenti. «Volevamo aiutare Fabrizio almeno ad acquistare i materiali necessari, ma siamo rimasti sbalorditi dalla generosità dei romani», raccontano Andrea Castano e Carlo Andrea Tortorelli, autori del seguito blog «Odissea quotidiana». Oltre 700 euro donati in soli due giorni, un tesoretto che continua a crescere insieme ai nuovi progetti in sostegno di chi lotta contro la pandemia. «Siamo a disposizione di chi avrà necessità delle valvole, le strutture sanitarie possono scriverci a redazione@odisseaquotidiana.com», confermano i pendolari. Come recita la massima di Tacito che Bonanni ricorda sul suo blog, «la forza dell’ingegno cresce con la grandezza dei compiti».


Fonte: Corriere della Sera 


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