CS Coordinamento Roma-Giardinetti: «Basta scaricabarili, la politica ascolti i cittadini»


Comunicato Stampa

Coordinamento Roma-Giardinetti: «Basta scaricabarili, la politica ascolti i cittadini»

                                                                                                                                     

 

Nella giornata di sabato 23 Maggio si è riunito, in videoconferenza, il Coordinamento Roma-Giardinetti (Legambiente LazioOsservatore Regionale sui TrasportiTrasportiAmo e Assoutenti-UTP), comprensivo del Comitato Tecnico-Scientifico formato da ingegneri del settore dei trasporti. Nel corso dell’incontro è stato valutato quanto emerso nella Conferenza Unificata Stato-Regioni del 21 Maggio, che ha sancito l’intesa, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per l’assegnazione del «contributo per la realizzazione dell'intervento "Linea Termini-Giardinetti-Tor Vergata (linea tramviaria) - Soluzione a scartamento ordinario».

 

«Facciamo i migliori auguri a questo progetto che certamente ne ha bisogno, confidando di poter avere tra alcuni anni un'infrastruttura all'altezza delle esigenze. Nell'attesa auspichiamo la riapertura della tratta ferroviaria Centocelle-Giardinetti in tempi rapidi. Infatti, attualmente sono altre le priorità, garantire il distanziamento fisico per ragioni sanitarie e offrire ai quartieri oltre Centocelle, ricadenti nel Municipio VI, un collegamento rapido e capillare, sostenibile e alternativo alla Linea C. A nostro parere, piccolo inciso, sarebbe congeniale svolgere i futuri lavori (sulla cui durata esperienza insegna a non essere ottimisti) in soggezione di esercizio, senza interrompere il servizio, per essere chiari». È quanto dichiara in una nota il Coordinamento. «Adesso occorre alleggerire la metropolitana e decongestionare il nodo di interscambio di San Giovanni, Metro A-C. La situazione è arrivata a un punto tale da rendere necessaria la suddivisione dei flussi passeggeri, e non soltanto in questa fase delicata e drammatica. Bisogna avere una visione completa e lungimirante, sopperire alle carenze strutturali di quel quadrante, popoloso, rimasto orfano della linea ferroviaria».

 

«È insensato continuare a pagare un servizio integrativo bus (linea 106) e sovraccaricare la Metro A che, come noto da tempo, non è in grado di smaltire, in tempi ragionevoli, l’utenza proveniente dalle consolari Appia, Tuscolana e Casilina e dall’hinterland. L’alternativa ce l’abbiamo sotto gli occhi, ma si preferisce spendere risorse per altro, incredibilmente, lasciando i binari e le fermate della Giardinetti in uno stato di assoluto abbandono. Alla faccia della “cura del ferro” e dell’Ambiente».

 

«Noi non arretriamo di un centimetro, Roma Capitale e Regione Lazio superino gli steccati partitici e cerchino di individuare soluzioni per arrivare alla riattivazione della tratta, riportare al centro del dibattito le necessità dei cittadini. Non sussiste alcun danno erariale, anzi potrebbe configurarsi in caso contrario, considerato che negli ultimi anni sono stati spesi circa 10 milioni sull’intera linea, da Laziali a Giardinetti, per l’armamento, la sistemazione delle intersezioni a raso e la stazione di Centocelle. E che la tratta Centocelle-Giardinetti, nello specifico, è stata inoltre sottoposta a continua manutenzione. Soldi pubblici. Ma c’è anche da risolvere il problema del distanziamento degli utenti, compito che spetta, al Direttore di Esercizio di Atac per legge (DPR 753)».          

****FINE DEL COMUNICATO****    

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