CS Roma-Giardinetti, TrasportiAmo: "Pensare al futuro ma occhio al servizio attuale"

Comunicato Stampa

Roma-Giardinetti, TrasportiAmo: "Pensare al futuro ma occhio al servizio attuale"


Il decreto firmato dal MIT nella giornata di ieri, 8 giugno, che finanzia con circa 213 milioni di euro la realizzazione della tramvia Termini-Giardinetti-Tor Vergata, non cambia la natura della nostra battaglia, riferita alla riattivazione della tratta Centocelle-Giardinetti. E portata avanti con coerenza e spirito costruttivo dal Coordinamento Roma Giardinetti, formato da Legambiente Lazio, l’Osservatorio Regionale sui Trasporti, l’UTP-Assoutenti e TrasportiAmo stessa. Sapevamo della sua emanazione, ne avevamo parlato con il sottosegretario Salvatore Margiotta durante una delle numerose e importanti videoconferenze alle quali siamo stati invitati, pertanto non sorprende né può costituire un alibi per tenere ancora chiusa i 3 km oltre Centocelle e abbandonata la restante linea. Anche perché il progetto, rispetto al quale abbiamo espresso soddisfazione ma con riserva, è nella fase embrionale, come emerso nel corso delle videoconferenze medesime, e difficilmente il suo iter terminerà a breve.

Comunque, non bisogna fare confusione, tra le risorse del Ministero e i corrispettivi della Regione Lazio, erogati ogni anno per km/treno per le opere di ordinaria e straordinaria manutenzione. Sono capitoli di spesa differenti, una parte interessa gli aspetti futuri l’altra l’esercizio corrente. Soldi pubblici, e non si può pensare che l’una esclude l’altra. Siamo chiari. Per cui va bene il decreto, ma attenzione a non trascurare l’attuale esercizio, il cui mantenimento è un obbligo e la riapertura una risorsa, sostenibile, non ci stanchiamo mai di evidenziarlo, alla mobilità e ai cittadini del Municipi V e VI.

Tuttavia, si denota un completo e ingiustificato lassismo sulla conservazione dell’infrastruttura, numerosi infatti sono stati i casi di svii o deragliamenti negli ultimi mesi, segno evidente che qualcosa non funziona. Criticità di certo non imputabili alla direzione al personale di Centocelle. Balza agli occhi il mancato sfalcio dell’erba e degli arbusti nelle aree ferroviarie, che hanno raggiunto un’invadenza tale da coprire i segnali bassi, indispensabili per la regolarità delle movimentazioni treni dentro e fuori il piazzale di Centocelle, ma ciò che maggiormente preoccupa è il fatto che tra meno di un mese l’erbaccia sarà secca e, conseguentemente, facilmente incendiabile. La gara d’appalto per tali lavori è stata aggiudicata, però risulta ferma in attesa della sua contrattualizzazione. Quello che manca pare essere una programmazione, una volontà specifica dai piani della società e della politica. A danno della collettività e del personale stesso.

Roma Capitale la finisca di nascondersi dietro al decreto o al progetto e si assumi le proprie responsabilità. Cos’ha fatto in questi 4 anni? Ascolti le richieste dei cittadini e del personale di Centocelle, interagisca con la Regione, disponibile al ripristino della tratta Centocelle-Giardinetti. Una proposta tecnicamente possibile, meno dispendiosa e inquinante rispetto all’erogazione del servizio bus integrativo, linea 106, e dei 74 bus presi a noleggio da Autoservizi Troiani srl, consorziata di RomaTpl, per un impegno pari a 2milioni e 832mila euro.

Punti fermi stato attuale servizio:

a) Riapertura esercizio tratta Centocelle-Giardinetti che consente: aumentare l’offerta di trasporto pubblico nella direttrice Casilina e garantire il distanziamento fisico; togliere dall’isolamento i quartieri come Torre Maura e Giardinetti; eliminare l’attuale servizio bus integrativo, meno capiente, rapido e sostenibile;

b) Realizzazione, nell’attesa, nodo di scambio Metro C/Ferrotramvia con attestazione di quest’ultimo alla fermata Parco Centocelle o Alessandrino e annessa installazione deviatoio per le manovre di inversione treni;

c) Efficientare servizio in esercizio tratta Laziali-Centocelle mediante: interventi straordinari materiale rotabile in forza al deposito/Officina Centocelle; asseveramento impianti semaforici e messa in sicurezza infrastruttura; rincalzamento e sistemazione binari, con particolare riferimento al sottovia Prenestino, tratta Ponte Casilino-Porta Maggiore, interessato da una prescrizione riferita alla velocità massima consentita (10 Km);

d) Nuova valutazione analisi rischi al fine di eliminare le mitigazioni alla circolazione in vigore dal 1 luglio 2019 (velocità max. consentita 30 Km/h, battute d’arresto, ecc.), adottate sull’intera tratta da Atac SpA in applicazione delle direttive ANSF e poi USTIF.

****FINE DEL COMUNICATO****

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