Roma-Fiuggi, l'Ecomuseo Casilino ci racconta come funzionava



Il “giro dell’anello” è una espressione linguistica e toponomastica che appartiene ai vecchi abitanti di Tor Pignattara, ma che si è parzialmente trasmessa nell’uso anche se molti non sanno cosa esattamente significa. Con tale termine ci si riferisce all’anello d’inversione del tracciato del treno Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone collocato all’altezza di via Cencelli (dove spesso si creava una marana) e attorno alla quale il tram elettrico compiva il suo giro per rientrare sul binario posto in via Casilina.

Antropologia e memorie di comunità
Negli anni successivi, all’incrocio con via Cencelli, venne posto l’anello d’inversione di cui si ha traccia nelle memorie e in alcune foto d’epoca. Il “Giro dell’Anello” consentiva ai treni che scendevano da via Alessi di cambiare marcia e tornare verso Termini. I treni spesso circumnavigavano una marana che si formava proprio a via Cencelli.

Storia del ‘900
Il tracciato interno al quartiere del treno Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone oggi è scomparsi ma è un ricordo vivido nella memoria degli abitanti più anziani del quartiere. Col raddoppio del binario da Termini a Centocelle (1927) il tracciato verso Roma proseguiva su via Casilina, mentre quello verso Frosinone, giunto all’altezza di via Alessi, si biforcava proseguendo su via Alessi e poi su via Baracca per ricongiungersi sulla via Casilina all’altezza della piazza del Cannone.

Il treno, su via Francesco Baracca, passava davanti al famoso bar Bruciaferri, che chiuse nel 1988 per fare posto ad una merceria, successivamente chiusa anch’essa per fare posto oggi ad una sala giochi.

Nel 1937 all’altezza di via Cencelli aprì un’osteria della famiglia Capozzi, che prese il nome dal “giro dell’anello” (Il Giro dell’Anello), che ha resistito con lo stesso nome fino al 2019, allorché è stata sostituita da un ristorante di cucina cinese.

La ferrovia Roma-Tor Pignattara, primo tratto della linea Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone, fu inaugurata nel 1914, dalla compagnia ferrotramviaria Società Ferrovie Vicinali (nata nel 1903) e poi passata in gestione alla Società Stefer. Il binario interno al quartiere venne inaugurato nel 1927, creando così la famosa biforcazione.

I treni che venivano dalle ferrovie vicinali (termini) lungo la via Casilina, giravano all’altezza di largo Alessi su via Alessi, poi via Baracca per ricongiungersi al tracciato su via Casilina all’altezza di Piazza del Cannone.

Il “Giro dell’anello” era costituito da un’anello d’inversione per tornare su via Casilina e riportare i treni alle vicinali. In questa planimetria redatta dal Gatti nel 1937 per individuare l’area di alcuni ritrovamenti archeologici nelle proprietà Carpiti e Caracciolo-Apolloni, è ben visibile l’anello d’inversione di marcia tra i due binari della “tranvia vicinali”.

da Ecomuseo Casilino

Commenti

Post più popolari