Atac e i conti che non tornano
Nonostante la presunta “rinascita”
di Atac, il servizio di trasporto pubblico a Roma continua ad andare sempre
peggio, e lo dicono i dati ufficiali: se prima dell’emergenza COVID uscivano
dalle rimesse circa 1.500 mezzi (dichiarazione del Presidente Atac Paolo Simioni), adesso
ne escono solo il 76%, e a certificarlo è Agenzia della Mobilità (guidata da un
grillino).
Inspiegabile poi il sub-appalto col privato RomaTPL (per il
quale c’è un esposto in Procura), per il rinforzo del servizio con l’irrisorio
numero di soli 40 pullman.
Anche l’account ufficiale
di Atac ogni giorno pubblica su Twitter
un elenco di linee totalmente sospese per mancanza bus (e chissà se le elenca
tutte).
Dei filobus non c’è più traccia: spariti i 45 modello Breda
da inizio Maggio (ne è riapparso giusto qualcuno per qualche giorno, poi più
nulla) per mancanza del contratto di manutenzione, spariti dal 1 Luglio anche i
30 filobus modello Trollino (che non hanno l’aria condizionata). Il corridoio
della mobilità è fallito, prima ancora di festeggiare 1 anno
dall’inaugurazione.
La rete tram, costituita peraltro da solo 6 linee, è totalmente inaffidabile, tra continue interruzioni per guasto, deragliamenti, intralcio da parte di privati per sosta selvaggia, caduta rami sui binari, ed incidenti vari.
Di fronte a questa catastrofe, Sindaca
e Assessore alla mobilità continuano a riversare sui cittadini fiumi di
propaganda totalmente slegata dalla realtà. Annunciano festosi l’acquisto di
centinaia di autobus nuovi (con i soldi dei contribuenti), che in buona parte
doveva comprare ATAC (se fosse stata veramente risanata). Ma anche quando
arriveranno, bisogna vedere quanti saranno effettivamente su strada, visto che
mancano autisti e che sono comunque pianificate centinaia di rottamazioni di
vecchi bus (oltre a quelli che vanno a fuoco).
Intanto i dati ufficiali, le foto
dei cittadini, mostrano la fallimentare verità delle cose..
Gli effetti dell'abbandono economico generale (5000 euro al secondo persi dalla Repubblica Italiana in evasione fiscale), si stanno facendo sentire. E se l'unica tassa la cui riscossione è certa è quella sulla benzina, a me Stato non converrebbe certo favorire il mezzo pubblico a discapito di quello privato, no?
RispondiElimina