Atac e i conti che non tornano

di Mercurio Viaggiatore

Nonostante la presunta “rinascita” di Atac, il servizio di trasporto pubblico a Roma continua ad andare sempre peggio, e lo dicono i dati ufficiali: se prima dell’emergenza COVID uscivano dalle rimesse circa 1.500 mezzi (dichiarazione del Presidente Atac Paolo Simioni), adesso ne escono solo il 76%, e a certificarlo è Agenzia della Mobilità (guidata da un grillino).

Inspiegabile poi il sub-appalto col privato RomaTPL (per il quale c’è un esposto in Procura), per il rinforzo del servizio con l’irrisorio numero di soli 40 pullman.

Anche l’account  ufficiale di Atac  ogni giorno pubblica su Twitter un elenco di linee totalmente sospese per mancanza bus (e chissà se le elenca tutte).

 Il tracollo è tanto più grave perché nel frattempo il numero di passeggeri è andato aumentando, come certifica Moovit: siamo a circa il 55% dei passeggeri pre-covid. Pensate se fosse il 100%.

Dei filobus non c’è più traccia: spariti i 45 modello Breda da inizio Maggio (ne è riapparso giusto qualcuno per qualche giorno, poi più nulla) per mancanza del contratto di manutenzione, spariti dal 1 Luglio anche i 30 filobus modello Trollino (che non hanno l’aria condizionata). Il corridoio della mobilità è fallito, prima ancora di festeggiare 1 anno dall’inaugurazione.

La rete tram, costituita peraltro da solo 6 linee, è totalmente inaffidabile, tra continue interruzioni per guasto, deragliamenti, intralcio da parte di privati per sosta selvaggia, caduta rami sui binari, ed incidenti vari.

Di fronte a questa catastrofe, Sindaca e Assessore alla mobilità continuano a riversare sui cittadini fiumi di propaganda totalmente slegata dalla realtà. Annunciano festosi l’acquisto di centinaia di autobus nuovi (con i soldi dei contribuenti), che in buona parte doveva comprare ATAC (se fosse stata veramente risanata). Ma anche quando arriveranno, bisogna vedere quanti saranno effettivamente su strada, visto che mancano autisti e che sono comunque pianificate centinaia di rottamazioni di vecchi bus (oltre a quelli che vanno a fuoco).

Intanto i dati ufficiali, le foto dei cittadini, mostrano la fallimentare verità delle cose..



Commenti

  1. Gli effetti dell'abbandono economico generale (5000 euro al secondo persi dalla Repubblica Italiana in evasione fiscale), si stanno facendo sentire. E se l'unica tassa la cui riscossione è certa è quella sulla benzina, a me Stato non converrebbe certo favorire il mezzo pubblico a discapito di quello privato, no?

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