Atac, FAISA-SICEL rimbrotta l'Assessore e il Presidente
Le
incursioni dell’Assessore Pietro Calabrese
e del neo-amministratore unico di Atac
Giovanni Mottura, anche sulla Roma-Lido,
non sarebbero piaciute affatto. «Vanno in giro tra i
lavoratori rassicurandoli di stare dalla loro parte, dalla parte del personale
di frontline». A parlare è Claudio De
Francesco, Segretario Regionale FAISA
SICEL.
Infatti,
secondo l’esponente sindacale, «Atac punisce con giorni di sospensione gli operatori
di stazione perché a marzo, in pieno lockdown, qualcuno di loro ha usato la sola
mascherina data in dotazione. Si avete capito bene», aggiunge nel comunicato, «una
sola mascherina per tutti i lavoratori, stipate dentro una cassettina, che
avrebbero dovute usare solo in caso di emergenza».
Stando
alla ricostruzione, il dipendente sarebbe stato punito con la sospensione in
quanto non avrebbe controllato «se il dispositivo si trovava nella cassetta
medica». «La cosa più grave è un’altra», rincara De Francesco, «nel
disciplinare è stato scritto che il lavoratore ha messo in pericolo tutti i
suoi colleghi».
«Noi ricordiamo che chi ha messo in pericolo tutti i lavoratori nonché i cittadini è proprio l’Azienda stessa, in quanto nel periodo dell’emergenza ha mandato quegli stessi al fronte senza DPI. Quindi, consigliamo all’assessore ed al neo amministratore unico di fare meno chiacchiere e più fatti, chiediamo subito la rimozione dei vertici responsabili, se questo siete complici e quindi dimettetevi voi. Che vergogna». Parole durissime che aspettano una risposta.
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