Lezione di vita dai macchinisti di Bolzano

È diretto e sanguigno il messaggio che il personale di movimento di Trenitalia ha rivolto ai responsabili del deposito locomotori, come nelle migliori tradizioni del Trilussa e del Belli, in chiave ovviamente moderna. Dal timbro del protocollo sappiamo che l’episodio è accaduto sulle linee ferroviarie che fanno capo a Bolzano, ma non siamo riusciti a scoprire quando.

Questo poco importa, per noi l’annotazione merita una degna menzione. Sarà perché traspare una certa veracità, tipicamente romana, schietta, greve e irriverente. Senza alcun filtro di sorta, giri di walzer o supercazzole, che avrebbero soltanto allungato il brodo e fatto venir meno l’effetto sorpresa. Encomio agli autori, esasperati, insomma «quando ce vò ce vò», tapiro ai tecnici, che sicuramente, dopo questa lavata di testa, si ricorderanno di installare tergicristalli idonei.   

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