CS Roma-Giardinetti, TrasportiAmo: «Campidoglio ancora silente. Presentato Ordine del Giorno in Aula»

Roma, 24 settembre 2020 

Comunicato Stampa
Roma-Giardinetti, TrasportiAmo: «Campidoglio ancora silente. Presentato Ordine del Giorno in Aula»

 

«Al netto dell’abbuffata elettorale i cittadini, e noi tutti, siamo ancora in attesa della commissione capitolina mobilità dedicata alla riattivazione della tratta Centocelle-Giardinetti dell’ex-concessa Roma-Giardinetti, che, stando alle dichiarazioni del suo Presidente, rilasciate in Assemblea Capitolina prima della pausa estiva, sarebbe dovuta essere convocata agli inizi di settembre». Lo afferma in una nota l’Associazione TraspotiAmo. «Il Campidoglio evita di affrontare l’argomento, fuori da Palazzo Senatorio, per timore di dovere ammettere pubblicamente il suo disinteresse. Traccheggia, accusa l’iniziativa di partigianeria partitica e crea false illusioni col mito-spauracchio della tramvia per Tor Vergata, progetto che, se tutto va bene, aprirà i cantieri tra 3 o 4 anni. E la linea cade a pezzi, nonostante i corrispettivi della Regione Lazio, è di questa mattina l’interruzione dell’esercizio per verifiche a causa dell’apertura di una voragine nell’intersezione di Largo Alessi».

«La loro negligenza produce solo danni, si ostinano a non capire quanto la linea è importante nella sua completezza, fino a Giardinetti. Specie per il versante Casilino ricadente nel Municipio VI, che fa fronte a un bacino di utenza di oltre 150mila residenti, senza considerare i flussi giornalieri provenienti dell’hinterland. E soffre, al pari del quadrante Collatino-Prenestino, per le debolezze infrastrutturali e l’inadeguatezza della rete di superficie locale, acutizzate dall’attuale emergenza sanitaria. Lo dimostrano gli affollamenti nella Metro C, strategica ma quantitativamente insufficiente a soddisfare la domanda di mobilità, almeno fino a quando il suo tragitto non raggiunge Colosseo o oltre. Emblematici, al riguardo, gli interventi della Protezione Civile e dei volontari di Legambiente Lazio durante la Fase 2, al nodo di San Giovanni come nella altre fermate sensibili, finalizzati a garantire il distanziamento sociale».

«Il problema è reale, sanitario e logistico, e può essere compensato nell’immediato, mettendo le mani all’infrastruttura e riattivando quei 3 chilometri di ferrovia, oggetto di opere di riqualificazione nei mesi antecedenti la sospensione, pagati con denaro pubblico. Una risorsa, ribadiamo, una risposta concreta e sostenibile alle criticità trasportistiche, anche del Municipio V. Perché consentono di alleggerire i carichi della metropolitana e di raggiungere in modo diretto sia il nodo di Termini che i presidi sanitari lungo la Via Casilina».

«Ma la maggioranza capitolina nicchia: approva il 16 giugno scorso la mozione consiliare n. 220/20, attinente l’argomento, e dopo non le dà seguito; annuncia il risanamento di Atac e contestualmente torna ad affidare le “Linee S” a un soggetto privato; afferma di non aver il denaro sufficiente per la Centocelle-Giardinetti e poi scopriamo che utilizzerà fondi regionali aggiuntivi per le “Linee S” medesime. Insomma, è evidente che se ne freghi altamente di riaprire la ferrovia e di andare incontro alle esigenze dei cittadini, neanche davanti all’emergenza da Covid-19».

«Di fronte all’indifferenza del Campidoglio, riteniamo fondamentale l’Ordine del Giorno presentato venerdì 18 settembre dalla consigliera capitolina Svetlana Celli, firmataria della mozione di giugno rimasta disattesa, collegato alla proposta di deliberazione n. 155/2020 sulla variazione di bilancio previsionale, in corso di discussione in Aula, con l’intenzione di inserire impegni di spesa in bilancio, finalizzati alla riattivazione della linea. Siamo curiosi di ascoltare quali altre scuse si inventerà la maggioranza. Nell’attesa invitiamo l’utenza a segnalare alla nostra associazione (associazione.trasportiamo@gmail.com) gli affollamenti nella Metro C e nei bus del versante Casilino-Prenestino».                

****FINE DEL COMUNICATO****

 

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