Linea B: ma sarà stato un sabotaggio?



Alla storia del sabotaggio non ci crede nessuno, soprattutto dopo aver letto le parole pronunciate dall’Ad Atac, Diacetti, "la cassetta [del P.E., Pulsante di Emergenza, ndr] non è stata solo aperta, non è stato solo pigiato un bottone, ma sono stati recisi i fili, dei fili che non possono essere recisi normalmente da una persona che passa per caso", le quali aprono la strada ad una serie di interrogativi. Ma procediamo per gradi.

Innanzitutto è doveroso evidenziare che i P.E. sono dislocati nelle gallerie (ogni 200 metri), nelle banchine e nei box delle stazioni. La domanda a questo punto sorge spontanea: con 27 treni in circolazione, il personale di stazione e le telecamere, nessuno si è accorto di nulla? Neanche nella sede operativa di Garbatella (DCT), cui spetta la gestione e la sicurezza dell’esercizio della linea?

Quest’ultima ipotesi appare alquanto strana, specie se si conosce lo zelo, la diligenza con cui il personale si adopera quotidianamente. Ancora più strana, se si pensa che dalle ore 8:00 alle ore 10:00 l’energia elettrica è saltata una quindicina di volte, segno evidente che l’impianto elettrico fosse in corto; e con un impianto in corto, tanto per la cronaca, è impossibile ripristinare la tensione. Ma ciò che fa veramente pensare, tanto da incrinare definitivamente la tesi del sabotaggio, è il fatto che questo episodio sia avvenuto dopo tali interruzioni e le “cadute” della linea aerea avvenute nei giorni scorsi; guardate la combinazione.
Diciamo, in conclusione, che dal libro delle scuse di via Prenestina, oggi l’opzione ‘è stata colpa dei Maya’ era poco credibile. Al prossimo disagio.

http://www.tramroma.com/att_roma/att_2012_2.htm#2312

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