Le immagini del secondo Flambus del nuovo anno
Oltre al carbone e ai vari dolciumi, l’Epifania dona ai romani il secondo flambus dall’inizio del nuovo anno
Oltre al carbone e ai vari
dolciumi, l’Epifania dona ai romani il secondo flambus dall’inizio del
nuovo anno. A rimanere bruciacchiata, e inutilizzabile, una vettura (Cursor-Iveco)
della rimessa Atac di Grottarossa, comandata sulla linea
urbana 338, quella che collega la Stazione Nomentana (Val D’Aosta) alla Bufalotta (via Marmorale).
L’episodio risale a questa
mattina “intorno alle 7.30”, dicono dal quartier generale di via Prenestina, mentre
“stava percorrendo via della Bufalotta”. “Per ragioni ancora da chiarire”, prosegue
il comunicato, “si è sviluppato un principio di incendio su un bus
della linea 338 senza passeggeri a bordo. Il personale Atac ha allertato i
Vigili del fuoco che sono intervenuti e hanno estinto le fiamme. L'azienda ha
avviato gli accertamenti necessari a chiarire le ragioni dell'accaduto. La
vettura era in servizio da 17 anni”.
E va bene che l’Azienda cerchi di
addolcire la pillola, agli occhi degli utenti e dei media, ma definire “principio di incendio” quanto accaduto, può
sembrare, sinceramente, una forzatura se non un’alterazione della realtà. Soprattutto
a fronte delle fotografie scattate sul posto che, se osservate con la dovuta
attenzione, danno il senso effettivo della gravità del fatto.
Secondo Atac questo è un "principio di incendio" |
Anche rimarcare l’età della vettura in ogni analoga situazione, e ce ne sono, mostra i suoi limiti. Infatti, secondo l’elaborazione effettuata da Centro Ricerche Continental Autocarro su dati ACI, riportata dal Notiziario Veicoli Industriali, l’età media degli autobus che circolano in Italia è di 12 anni e 2 mesi. E, nello specifico, la Regione nella quale circolano vetture più datati è la Campania (età media 15 anni e 8 mesi), seguita da Sicilia (14 anni), Calabria (13 anni e 9 mesi), Basilicata (13 anni e 6 mesi) e Marche (13 anni). Il Lazio si trova al dodicesimo posto della classifica stilata (età media 11 anni e 7 mesi). E, entrando ancora nel dettaglio, è Napoli la città coi bus più vecchi, mentre la Capitale, malgrado i flambus e i continui guasti, si trova, incredibilmente, al sesto posto.
E questo sta a rinforzare - messa da
parte l'assurda storia dei sabotaggi - i principi
cardini contenuti nella relazione (la XIV^) sullo stato dei servizi pubblici
locali a Roma e sull'attività svolta nel 2018, presentata lo scorso 13 dicembre
dal Presidente dell'Agenzia Carlo
Sgandurra, nella Sala della
Protomoteca in Campidoglio. In
Atac “persiste la difficoltà di attuare puntualmente quanto programmato anche a
causa del taglio dei costi per la manutenzione, che rendono quello romano il
parco vetture tra i più modesti e vetusti d’Italia”, recita il documento. Tra “squilibri gestionali” e “tensioni
finanziarie”, “le ripercussioni sulla qualità del servizio reso ai cittadini
sono clamorose: negli ultimi 4 anni, ad esempio, è raddoppiato il numero delle
corse di superficie soppresse che nel 2017 sfiora 1.3 milioni, in aumento del
26,5% rispetto al 2016, mentre guasti e ritardi hanno fermato quasi una vettura
su due”. Alé.
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