Linea B, treno troppo sporco. Il macchinista si rifiuta di uscire dal deposito


L'episodio risale a qualche giorno fa, all'inizio del servizio della metropolitana. I macchinisti: "Mancata programmazione del lavoro"



Doveva prendere servizio di lì a poco, il tempo necessario ad effettuare l’accudienza del materiale rotabile, normale procedura. Ma quando si è reso conto dello stato deprecabile in cui versava – incredibilmente -, il piano del calpestio di una delle sei carrozze, il macchinista della Linea B si è rifiutato di uscire dal deposito/officina Magliana Nuova con quel treno. Troppo sporco. A sostegno della sua decisione, le immagini scattate sul momento, che lasciano increduli e perplessi.

L’episodio risale a qualche mattina fa, all’inizio del servizio della metropolitana, stando alle indiscrezioni. E c’è poco da obiettare, considerati gli scatti, chiari, nitidi, che ritraggono il pavimento ricoperto da una coltre nerastra, oramai rappresa, come se qualcuno si fosse divertito a disperdere nell’ambiente un’intera bottiglia di Coca-Cola oppure dell’olio di motore. Di certo era pressoché impossibile lavorare in quelle condizioni. 

E non è la prima volta che il personale della linea blu lamentano la scarsa pulizia del mezzo, al momento dell’accudienza. «Le colpe non sono dei pulitori», spiegano, «ma della mancanza organizzazione del lavoro». La scorsa volta i parabrezza, poi i banchi di manovra e ora il pavimento. «Pensate, una mattina mi volevano far uscire con un treno appena sverniciato. Mi sono rifiutato categoricamente, la puzza dei solventi era insopportabile, qualche utente si sarebbe potuto sentir male». Chissà cosa ne pensano nei piani alti del Campidoglio e dell’Azienda, a cominciare dai responsabili del metroferro. Alé.
    David Nicodemi

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