Atac: 8, 9 e 10 febbraio senza tram. La storia non insegna nulla
Sospensione
delle linee tranviarie e autobus sostitutivi, meglio non sforzarsi troppo. A
fronte dei lavori a Porta Maggiore (giorni 8,9,10 febbraio) la direzione di
Atac SpA, Complicazioni Affari Semplici,
ha deciso di assumere la decisione più semplice e banale.
"Capitolium", Edizione 1952 |
Sembrano lontani i tempi in cui l’Atac, la vera Atac, cercava di ridurre al
minimo i disagi agli utenti. Ora l’aria è diversa, ci sono supermanager, le
cubiste, i trombati alle elezioni, gli autisti del sindaco, i pubblicitari, le
mogli/compagne degli assessore e dei sindacalisti e infine, tanto per non farsi
mancare nulla, c’è un amministratore delegato, Diacetti, il sesto Ad dell’era
Alemanno, che non si intende di trasporti. Ora ci sono loro nei
posti chiave e i risultati son questi: un tratto di penna, una disposizione, e
via, si privano i romani del tram, del mezzo in superficie più capiente, rapido
ed ecologico, sostituendolo con una flotta di autobus scassati. E per cosa poi?
Per sostituire le 2 intersezioni (finalmente) e compiere lavori ordinari e straordinari all'armamento ferroviario.
Si lavora in soggezione di esercizio (foto ripresa dalla rivista "Vita da Atac", edizione 1956) |
Eppure gli bastava rileggere alcuni articoli di “Capitolium” o del
periodico “Vita da Atac”, inerenti la sistemazione della stessa Porta Maggiore avvenuta negli anni '50, per
capire come sia possibile sostituire i binari in soggezione di esercizio;
bastava semplicemente questo, conoscere la storia della Società per la quale si
lavora, o almeno parta di essa.
Boiate di siffatta misura sono oramai all’ordine del giorno in Atac, tanto
da provare imbarazzo per loro; è un continuo, come la trovata degli autobus “impecettati”,
argomento che sarà trattato, insieme alle perdite delle corse, nei prossimi
giorni.
E poi c’è lei, Maria Spena, nominata qualche giorno fa assessore alla
mobilità al posto di Aurigemma, la quale proviene, come Diacetti, da
“Risorse per Roma” SpA. E se tanto mi da tanto…
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