Atac, i lavoratori invitano l'Azienda a smentire: "Non ci inventiamo i guasti"
«Bus Roma, gli autisti si inventano i guasti», questo il titolo del pezzo. Ma i lavoratori Atac non ci stanno a passare per quel che non sono e, nella giornata di lunedì 20 luglio, tre giorni dall’uscita dell’articolo finito nell’occhio del ciclone, l'ennesimo, il Consiglio Unitario scrive all’Azienda, chiedendo una presa di posizione ufficiale contro quella che secondo loro è «una diffamazione a mezzo stampa».
«Assistiamo
nuovamente all’ennesima campagna mediatica da parte di alcune testate
giornalistiche», recita il documento sottoscritto dai
rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Faisa-Cisal, «volta
a denigrare una categoria di lavoratori, quella del trasporto pubblico, che deve
ancora una volta portare ad evidenza come il problema dei guasti alle vetture
non siano frutto della fantasia dei lavoratori, ma conseguenza della vetustà
della maggior parte delle vetture che arriva a sfiorare anche i 20 anni di
anzianità e anche causata da una manutenzione che anch'essa deve affrontare mille
difficoltà come quella ad esempio della mancanza dei pezzi di ricambio».
«Come
al solito si tende a scaricare le responsabilità di una mala gestione aziendale,
sui lavoratori che, anche a causa di questi messaggi, oltre a dover lavorare in
situazioni di estrema difficoltà, divengono ancora di più bersaglio di una
utenza stanca di subire i disservizi di un servizio carente per cause non
imputabili a chi guida, ma ad una mancanza di una visione organizzativa da
parte del management aziendale».
«Per
quanto possano esserci pochi elementi, rispetto alla moltitudine di autisti, già
sanzionati dall’Azienda, la maggior parte dei lavoratori è quella che ha sempre
garantito il funzionamento del servizio in qualsiasi condizione e soprattutto
anche in quello difficile del Covid
e riteniamo che, per quei pochi elementi, non si possa mettere alla gogna una
intera categoria che con professionalità svolge il proprio servizio quotidianamente».
Da qui la chiara richiesta all’Atac,
invitata a «intervenire pubblicamente a difesa
della stragrande maggioranza dei dipendenti, prendendo seriamente le distanze
da alcuni organi di stampa che mirano spesso i lavoratori per colpire anche
l'azienda. Da parte nostra valuteremo ogni azione a tutela della categoria».
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