Roma Nord, il Comitato: "Incontro propositivo, ma restano incognite tratta Catalano-Viterbo"
Si volto il tavolo tecnico-politico tra il Comitato Utenti e la Regione Lazio sulle criticità pendenti sulla ferrovia. Presenti Atac e sindaci di Castelnuovo di Porto e Morlupo
È durato circa tre ore,
data l’importanza dei punti all’ordine del giorno, l’atteso incontro che si è svolto nella giornata di ieri, 26 settembre, tra l’Assessorato regionale alla mobilità, Atac e i Comunicati Utenti della RomaNord, della Roma-Lido e della Giardinetti,
in un clima abbastanza cordiale. Presenti, tra gli altri, i sindaci di Castelnuovo di Porto e di Morlupo, rispettivamente Riccardo Travaglini e Ettore Iacomussi, sicuramente in
rappresentanza dei Comuni delle zone interessate.
A tenere banco, neanche a
dirlo, le criticità della ferrovia Roma-Civita
Castellana-Viterbo. «Noi abbiamo ribadito che il malcontento degli utenti è
ineludibile ed è realtà» esordisce il portavoce del Comitato Pedolari RomaNord Fabrizio Bonanni, «però siamo rimasti in
accordo con la Regione che ci potrà confrontare anche su questo aspetto. Per
noi una grande vittoria».
«Ci hanno ribadito», prosegue, «che la tratta extraurbana non sarà tagliata ma potenziata, sono stati
stanziati all’incirca 300milioni di euro, secondo la Direzione ai trasporti,
sia per l’ammodernamento dell’infrastruttura, tipo raddoppio e messa in
sicurezza dei passaggi a livello, che per l’acquisto di nuovo materiale
rotabile. Stanno lavorando per superare l’impasse derivato dal concordato Atac».
«La Regione sta
sollecitando Roma Capitale per il
raddoppio Montebello-Riano, dove ci
sono dei fondi da stanziare, cosa abbastanza certa. La
gara è in via di aggiudicazione, ci dicono entro dicembre 2018 e i primi
cantieri potrebbero aprire entro i primi mesi del 2019. Abbiamo fatto il nodo
al fazzoletto. Per i nuovi treni, i soldi (100 milioni) ci sarebbero e quindi entro
giugno 2019 si dovrebbe affidare la gara. I primi treni comunque non
arriverebbero prima del 2022, li devono costruire: Sono 6 treni per la nostra linea e 5
per la Roma-Lido». Un altro nodo. «Alla nostra domanda "i treni attualmente in servizio sulle ferrovie reggeranno fino a quella data?", Atac ci ha risposo "Si". Staremo a vedere».
Grande assente
(ingiustificato) l’assessore Mauro Alessandri, in compenso il suo stretto collaboratore ha chiesto ai Comitati di
«presentare una lista dettagliata delle nostre istanze, comprensiva dei dati da
noi raccolti, sulle soppressioni e sugli orari, in modo da fare un confronto tra
percezione utente e l’Azienda Capitolina».
«Abbiamo poi sottoposto nuovamente la questione dei furti e danneggiamenti in stazione e parcheggi. Come al solito Atac fa orecchie da mercante», invece, la Regione ha affermato che «la competenza di quelle strutture è del Comune, specificatamente del Municipio XV, pertanto provvederemo a risollecitare il Municipio con un incontro ad hoc». Inoltre, il Comitato ha «ricordato che il treno alla stazione flaminio non è accessibile per disabili e carrozzine, quindi devono ripartire al più presto i cantieri per la nuova stazione Flaminio. Su quello purtroppo c’è [sempre] la scure che blocca tutti i cantieri aperti».
«Abbiamo poi sottoposto nuovamente la questione dei furti e danneggiamenti in stazione e parcheggi. Come al solito Atac fa orecchie da mercante», invece, la Regione ha affermato che «la competenza di quelle strutture è del Comune, specificatamente del Municipio XV, pertanto provvederemo a risollecitare il Municipio con un incontro ad hoc». Inoltre, il Comitato ha «ricordato che il treno alla stazione flaminio non è accessibile per disabili e carrozzine, quindi devono ripartire al più presto i cantieri per la nuova stazione Flaminio. Su quello purtroppo c’è [sempre] la scure che blocca tutti i cantieri aperti».
«Sui punti di rottura di carico
a Catalano e a Montebello, Atac non vuole tornare indietro, anche
perchè la Regione è d'accordo a mantenerli in quanto dai risultati sembra che
grazie a questi il treno urbano è più regolare, a scapito però
dell'extraurbano, la vera cenerentola della linea. Ribadiremo anche formalmente
che va ripristinato l'orario pre-rottura (2013?) per avere treni certi da
VITERBO a ROMA e viceversa. Infine, abbiamo richiesto di spostare tutti i treni
da Catalano a civita castellana perchè Catalano non è una stazione ed è molto
scomoda per gli utenti.
Evidenti gli impegni
presi dalla Pisana, «ma non bisogna abbassare la guarda», conclude Bonanni,
«personalmente non mi sento tranquillo, della tratta Catalano-Viterbo se n’è
parlato troppo poco, questa cosa va valutata con attenzione. Una mano ce l'hanno data i sindaci presenti, che ringraziamo. Nei prossimi
giorni sarà possibile leggere sulla pagina www.pendolariromanord.com il
resoconto dettagliato dell’incontro». Alé.
David Nicodemi
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